Cos'è successo oggi

• Il giorno dopo aver ottenuto la fiducia al Senato con 156 voti, cinque in meno della maggioranza assoluta, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha discusso oggi con gli alleati di governo sulla strategia da adottare nei prossimi giorni. 

• Secondo i cronisti e le agenzie, il governo avrebbe deciso di provare ad allargare la maggioranza, coinvolgendo altri deputati e senatori tra quelli che lunedì e martedì hanno votato la sfiducia. Per capire come andrà l'operazione servirà probabilmente aspettare almeno qualche giorno.

• Oggi non è successo granché: dopo la riunione con i leader della maggioranza, nel tardo pomeriggio Conte è andato al Quirinale per aggiornare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulle decisioni del governo.

• Il risultato ottenuto al Senato ha mantenuto in piedi il governo, ma è stato giudicato assai precario: nonostante ci siano stati anche nella storia recente presidenti del Consiglio che hanno governato senza maggioranza assoluta, ora Conte è in una posizione piuttosto debole, e rischierà spesso di andare in minoranza.

• La posizione del governo è debole anche perché senza Italia Viva non ha più la maggioranza in diverse importanti commissioni parlamentari, fondamentali per l’attività legislativa. Tra queste c'è anche quella che si occupa di Bilancio e Affari costituzionali, da cui dovrebbero passare il piano per ottenere i fondi del cosiddetto Recovery Fund e la nuova legge elettorale proporzionale annunciata da Conte.

Conte è al Quirinale

È appena arrivato, e aggiornerà il presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla crisi e su cosa ha deciso di fare il governo, cioè presumibilmente di cercare di allargare la maggioranza nei prossimi giorni, convincendo altri deputati e senatori.

Le agenzie e i cronisti politici dicono che Conte dovrebbe andare al Quirinale alle 18.30.

È finita la riunione tra Conte e leader e i capi-delegazione dei partiti di maggioranza, tenuto in videoconferenza. Secondo l'agenzia Adnkronos, la linea concordata è stata di cercare di allargare la maggioranza coinvolgendo altri deputati e senatori che tra lunedì e martedì non hanno votato la fiducia. Sempre Adnkronos scrive che Conte vorrebbe rimandare il momento dell'eventuale rimpasto di governo, così come l'assegnazione del ministero delle Politiche agricole lasciato da Teresa Bellanova di Italia Viva. 

Ora ci si aspetta che Conte vada al Quirinale a parlare con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, per aggiornarlo sulla crisi e per spiegargli la strategia del governo.

Ieri, il senatore di Italia Viva Eugenio Comincini si era astenuto sulla fiducia al governo Conte, in linea con il suo partito. In tarda serata aveva però dichiarato di non essere disposto ad andare all'opposizione. Oggi l'ha ribadito anche a Un giorno da pecora, su Rai Radio1: «Voglio che Italia Viva rientri nel perimetro del governo, e mi spenderò anche con altri colleghi per farlo. È chiaro che se poi dall'altra parte non c'è nessuna intenzione di farlo ci sarà da fare una riflessione, ma ora bisogna provarci con dedizione e sforzo, è nell'interesse del paese». E ancora: «Se Italia Viva va all'opposizione non me la sento di andarci anche io: farò tutto il possibile per ricucire lo strappo che c'è stato. A quello scenario spero non si arrivi, ci sono diversi colleghi animati dal convincimento che bisogna fare di tutto per ricucire. Dovremmo incontrarci come gruppi domani».

È da poco terminata la riunione tra i leader del centrodestra. Erano presenti Matteo Salvini, Giorgia Meloni, il vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, Maurizio Lupi e il segretario nazionale dell'UdC Lorenzo Cesa. 

Ieri, durante la discussione generale al Senato, Andrea Cioffi, del Movimento 5 Stelle, si è fatto notare:

«(...) L’ho già detto, per servire il popolo bisogna sentirsi popolo: interpretarlo e avere il coraggio di attuare e proseguire l’azione che si sta portando avanti, è un atto d’amore (..) È un ciclo, una catena, un cerchio in cui il punto di partenza è uguale al punto di arrivo.

È la natura che ci fa capire quanto sia un sistema circolare. Basti pensare al ciclo del glucosio. Il sole, motore della vita, quando il verde della primavera esplode e ricopre la terra di fremito, di potere, di energia vitale; quando una foglia ti appare controluce e ne vedi la struttura, le diramazioni interne e tu sai che quei cunicoli collegano l'aria alla terra. Foglie che fanno sì che l'aria si sia arricchita di quello che all'inizio della storia era un veleno, l'ossigeno. 

Lì, sulla superficie della foglia, si ricrea un microcosmo di effetti e di magia, un mondo dominato dall'unione, dall'interazione, dalla trasformazione di elementi semplici, dall'idrogeno all'ossigeno, dall'azoto al potassio. Una serie di elementi che ruotano, che danzano intorno al loro mentore, il carbonio».

E via così. 

Diversi giornali scrivono che Giuseppe Conte - terminato l'incontro con i leader e i capi-delegazione dei partiti di maggioranza, o comunque in giornata - potrebbe andare da Sergio Mattarella per aggiornarlo sulla crisi politica in corso. 

È in corso la riunione tra i partiti di maggioranza e Giuseppe Conte.