Il punto della giornata

• Il centrosinistra ha vinto al primo turno a Napoli e Milano, con percentuali superiori alle aspettative. A Napoli Gaetano Manfredi ha ottenuto circa il 60 per cento di voti, staccando di quasi 40 il candidato del centrodestra. A Milano, una città fino a pochi anni fa considerata tradizionalmente di destra, il sindaco uscente Beppe Sala ha vinto con un distacco di più di 20 punti dal candidato sindaco del centrodestra.

 A Roma e Torino andrà invece al ballottaggio, a Torino con qualche punto di vantaggio. A Bologna ha vinto con grande distacco, come ampiamente atteso. 

• Il centrodestra ha deluso le aspettative quasi ovunque tranne che a Roma, dove Enrico Michetti andrà al ballottaggio con diversi punti di vantaggio. A Trieste il sindaco Roberto Dipiazza contava di vincere al primo turno, ma verosimilmente andrà al ballottaggio (anche se con molti punti di vantaggio).

• Il Movimento 5 Stelle ha perso le due grandi città in cui governava dal 2016, Roma e Torino, dove non è nemmeno riuscito ad arrivare al ballottaggio: e anche nelle grandi città in cui si presentava assieme al PD, il suo contribuito è stato minimo. 

• Si parlerà molto dell'astensione, più alta del previsto soprattutto nei capoluoghi di regione. 

Una prima panoramica dai capoluoghi di provincia

Oltre ai sei capoluoghi di regione, si è votato tra ieri e oggi anche in altri 13 capoluoghi di provincia (a Carbonia, in Sardegna, si voterà il prossimo weekend). Sono risultati di cui si parlerà meno, ma che saranno comunque molto importanti per inquadrare meglio come saranno andate queste amministrative per centrosinistra, centrodestra e Movimento 5 Stelle. In molti capoluoghi gli scrutini sono molto indietro, ed è quindi presto per trarre conclusioni, anche perché a differenza dei capoluoghi di regione non ci sono perlopiù proiezioni affidabili che consentano di farsi un'idea di come andrà a finire. 

Ma ci sono già diversi risultati sicuri o quasi: il centrosinistra ha vinto al primo turno a Rimini, e spera di fare lo stesso a Ravenna. Il centrodestra ha stravinto a Novara, Pordenone e Grosseto. Si sta delineando un probabile ballottaggio a Savona, Varese e Benevento.

Rimini, in Emilia -Romagna, si è superato l'80% delle schede scrutinate e il candidato del centrosinistra Jamil Sadegholvaad, ex assessore provinciale e comunale alle Attività produttive, è oltre il 51% dei voti e potrebbe quindi vincere al primo turno contro l'imprenditore Enzo Ceccarelli del centrodestra, sotto al 33%.

A Novara, in Piemonte, con lo scrutinio che sta finendo, il sindaco uscente leghista Alessandro Canelli ha un plebiscitario 70%, e ha stravinto sullo sfidante del centrosinistra Nicola Fonzo, fermo al 20%.

Anche a Savona, in Liguria, siamo verso la fine dello spoglio: l'avvocato Marco Russo del centrosinistra è appena sotto al 48%, e dovrebbe andare al ballottaggio con Angelo Schirru, ex primario sostenuto dal centrodestra.

Da Varese, Lombardia, arriva un altro risultato notevole. Davide Galimberti, sindaco uscente che nel 2016 era stato il primo non leghista a vincere in città, è al 48% con 56 sezioni scrutinate su 85. È vicino alla vittoria al primo turno, ma sembra più probabile che andrà al ballottaggio con Matteo Bianchi, ex sindaco di Morazzone, un paese della provincia, sostenuto dal centrodestra.

A Pordenone, in Friuli Venezia Giulia, lo scrutinio è praticamente finito e Alessandro Ciriani, sindaco uscente ed ex presidente della provincia, del centrodestra, ha stravinto con il 65%. Gianni Zanolin del centrosinistra è sotto al 30%.

Ravenna, in Emilia-Romagna, sono state scrutinate 75 sezioni su 165. Michele De Pascale, sindaco uscente del centrosinistra, è quasi al 60%, il centrodestra era diviso e Filippo Donati di Lega e Fratelli d'Italia è al 22%.

A Grosseto, in Toscana, il sindaco uscente Antonfrancesco Colonna, del centrodestra, sembra aver vinto al primo turno con oltre il 56% dei voti. Con 43 sezioni scrutinate su 76, Leonardo Cucchi sostenuto da centrosinistra e M5S è molto indietro, al 31%.

A Benevento (Campania) non siamo ancora a metà dello spoglio, e il sindaco uscente ed ex ministro Clemente Mastella – sostenuto da molte liste civiche e un pezzo di Forza Italia – è di poco sopra al 47%. Se non fa una rimonta nelle sezioni ancora da scrutinare andrà al ballottaggio con l'avvocato Luigi Diego Perifano del centrosinistra, per ora al 33%.

A Latina, nel Lazio, le sezioni scrutinate sono 15 su 116. Il sindaco uscente Damiano Coletta, del PD, si è ricandidato ma per il momento ha solo il 32% dei voti, mentre Vincenzo Zaccheo del centrodestra, ex sindaco con un passato nel Movimento Sociale Italiano. è oltre il 50%. 

Anche a Salerno, in Campania, sono indietro, 8 sezioni su 152. Però per ora Vincenzo Napoli, sindaco uscente del centrosinistra considerato vicino al presidente di regione Vincenzo De Luca, è oltre il 56%. Michele Sarno del centrodestra è al 19% circa.

A Caserta, sempre in Campania, siamo più o meno allo stesso punto, 12 sezioni su 91. Carlo Marino del centrosinistra, sindaco uscente, ha quasi il 37%, per il momento, e Gianpiero Zinzi del centrodestra il 26%. 

A Isernia, nel Molise, Piero Castrataro del centrosinistra è avanti col 47%, ma siamo solo a 3 sezioni su 23. Gabriele Melogli del centrodestra (l'uscente Giacomo D’Apollonio non si è ripresentato) è al 38%.

Da Cosenza per ora i risultati ufficiali non ci sono. I favoriti erano i due Francesco Caruso, candidati omonimi del centrosinistra e centrodestra.

Ha parlato la sindaca uscente di Roma Virginia Raggi, ammettendo la sconfitta ma sottolineando «un risultato importante per me e il lavoro che abbiamo fatto in questi anni». «Abbiamo gettato le basi per far risorgere Roma», dice Raggi.

Diversi commentatori stanno osservando che la Lega ha preso percentuali piuttosto basse nelle grandi città, a cui da qualche anno non era più abituata: a Milano, per esempio, ha ottenuto un risultato molto simile a quello delle elezioni amministrative del 2016 – circa l'11 per cento – nonostante nel frattempo avesse ottenuto il 27 per cento alle Europee del 2019. 

Una storia fuori dalle grandi città: il senatore Gianni Pittella, del Partito Democratico, è stato eletto sindaco di Lauria, un piccolo centro in provincia di Potenza, in Basilicata. Pittella ha ottenuto il 53,52 per cento. 

Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia, il partito che nella coalizione di centrodestra ha ottenuto i risultati nel complesso migliori, ha fatto una breve conferenza stampa in cui, tra le altre cose, ha contestato l’idea di una vittoria del centrosinistra. Ha fatto però una notevole confusione sulla definizione di “centrosinistra”, che per Meloni comprenderebbe in maniera indiscriminata PD e M5S, anche in città dove il PD era all’opposizione, come Roma e Torino.

Ho sentito nei commenti di alcuni segretari, lo sento anche nei commenti di diversi opinionisti, di questa grande presunta vittoria del centrosinistra che però – scusate – io non ravviso. Nel senso che si votava nella regione Calabria dove si conferma una vittoria del centrodestra e si votava in sei grandi capoluoghi di regione che erano cinque in mano al centrosinistra nel suo complesso e uno in mano al centrodestra. Il dato che abbiamo oggi è che abbiamo tre di queste città confermate al centrosinistra e tre che stanno al ballottaggio.

Enrico Michetti, candidato del centrodestra a Roma, in vantaggio su Gualtieri del centrosinistra, ha tenuto un breve discorso nel suo comitato elettorale:

In due mesi, peraltro con agosto di mezzo, abbiamo fatto una campagna elettorale straordinaria. […] Il tempo era poco però mi sembra che il dato sia significativo.

Ci sono le prime dichiarazioni di Roberto Gualtieri, candidato del centrosinistra a Roma, che quasi certamente andrà al ballottaggio con Enrico Michetti:

Adesso siamo al ballottaggio e vinceremo le elezioni. Siamo convinti che Roma può rinascere ed essere governata in modo efficiente.

Primi bilanci e sorprese delle elezioni amministrative

In alcune città le cose sono andate come previsto dai sondaggi, in altre molto diversamente.

Il punto alle 20

I conteggi sono ancora in corso, ma ormai le proiezioni hanno raggiunto un’ottima copertura, e la situazione che sembra delinearsi è questa:

• A Roma andranno verosimilmente al ballottaggio il candidato del centrodestra Enrico Michetti e quello del centrosinistra Roberto Gualtieri, dato qualche punto indietro.

• A Milano ha stravinto il sindaco uscente Beppe Sala, che ha ottenuto quasi il doppio dei voti del candidato del centrodestra, il pediatra Luca Bernardo.

• A Torino si andrà al ballottaggio: è andato meglio delle previsioni il candidato del centrosinistra, Stefano Lo Russo, di qualche punto avanti rispetto a Paolo Damilano del centrodestra.

• A Bologna ha stravinto il candidato del centrosinistra, Matteo Lepore, con oltre il 60 per cento delle preferenze.

• Lo stesso a Napoli, dove Gaetano Manfredi del centrosinistra ha ottenuto anche lui più del 60 per cento.

• A Trieste il sindaco uscente Roberto Dipiazza è dato avanti ma sotto il 50 per cento: è ancora presto per dirlo, ma quasi certamente andrà al ballottaggio col candidato del centrosinistra Francesco Russo.