La situazione alle 23:30

• Stamattina l'esercito russo ha bombardato Dnipro, nell’Ucraina orientale, e Ivano-Frankivsk e Lutsk, due città poco lontane da Leopoli. Sembra che l'obiettivo dei bombardamenti russi di stamattina fossero gli aeroporti delle tre città, ma a Dnipro è stata colpita un'area residenziale, nei pressi di un asilo e di una fabbrica di scarpe. In serata poi sono ricominciati i bombardamenti a Mykolaiv, nel sud del paese, e anche lì sono stati colpiti edifici civili.

• La Commissione europea ha annunciato nuove sanzioni economiche contro la Russia: saranno rivolte verso i membri del “circolo ristretto” di Putin e riguarderanno anche le esportazioni europee di beni di lusso verso la Russia e i futuri investimenti europei nelle aziende energetiche russe.

• Roskomnadzor, l'agenzia delle comunicazioni russa, ha confermato che verrà limitato l'accesso a Instagram in Russia a partire dal 14 marzo. Il procuratore generale russo che aveva chiesto questo provvedimento ha detto di considerare Meta, cioè la società che possiede Instagram e Facebook, alla pari di un'organizzazione terroristica. 

Dmitry Rogozin, ex primo ministro russo e ora a capo dell'agenzia spaziale russa Roscosmos, ha pubblicato sul suo profilo Twitter una specie di surreale video meme che sintetizzerebbe, secondo il suo punto di vista, la «situazione geopolitica attuale». Il video è una scena del cartone animato Tom & Jerry. A un certo punto, mentre il gatto Tom picchia il topo Jerry si legge «distruzione dell'Ucraina da parte dell'esercito russo».

Per tutto il giorno i bombardamenti russi a Mariupol non si sono fermati. Secondo le autorità ucraine sarebbero morte 1.552 persone in città, ma un consigliere del sindaco, Pyotr Andryuschenko, ha detto che è impossibile stabilire il numero esatto: «Dalle sei di stamattina non c'è stata tregua: attacchi, bombardamenti, attacchi, bombardamenti. Tutti i posti relativamente sicuri della città sono stati attaccati e stanno colpendo anche le zone residenziali».

Il governatore del distretto (oblast) di Mykolaiv, Vitaly Kim, ha confermato l'attacco russo. In un messaggio pubblicato su Telegram, Kim ha scritto che sono stati colpiti diversi edifici civili tra cui un bar, un centro commerciale e una casa, e che un uomo è stato ferito dalle schegge prodotte dai bombardamenti. 

Era dall'inizio di questa settimana che Mykolaiv non veniva bombardata. Nelle prime due settimane dopo l'invasione era stata costantemente sotto attacco russo, ma la resistenza delle truppe ucraine in città aveva rallentato l'avanzata russa verso sud. Si ritiene che l'obiettivo dell'esercito russo sia conquistare Mykolaiv per poi proseguire verso Odessa, la città portuale ucraina più grande e importante.

Sono ripresi i bombardamenti a Mykolaiv, città del sud dell'Ucraina già pesantemente bombardata in questi giorni. Mykolaiv ha quasi 500mila abitanti ed è un importante centro portuale.

Nel frattempo a Kiev l'unica alternativa all'automobile per scappare dalla città rimane il treno: queste sono foto di Anna Myroniuk per il Kyiv Independent, scattate oggi alla stazione centrale, dove centinaia di persone hanno tentato di prendere uno dei treni che vanno verso ovest.

 
Ci sono nuove sanzione europee contro la Russia

La Commissione Europea ha annunciato un quarto pacchetto di sanzioni economiche a partire da domani, per «isolare ulteriormente la Russia e drenare le risorse che usa per finanziare questa guerra incivile». Le sanzioni si divideranno in vari ambiti: il primo riguarda lo status di nazione «privilegiata» di cui la Russia gode nei mercati occidentali, cosa che le farà perdere «importanti benefit» in quanto membro dell'Organizzazione mondiale del commercio (WTO).

Il secondo riguarderà nuovamente i membri della “cerchia ristretta” che ruota attorno a Putin e le loro famiglie. Il terzo i titoli in criptovaluta, che la Russia e i funzionari russi potrebbero utilizzare per aggirare le sanzioni attivate fin qui.

Un ulteriore settore che verrà sanzionato sarà il lusso. L'Unione Europea sospenderà ogni esportazione di beni di lusso europei verso la Russia: «Quelli che sostengono la macchina bellica di Putin non dovranno più potersi godere il loro sfarzoso stile di vita mentre le bombe cadono sulla gente innocente in Ucraina».

Infine, verrano sospesi tutti i nuovi investimenti europei nelle aziende energetiche russe, «perché non dovremmo ampliare la nostra dipendenza energetica, che vogliamo lasciarci alle spalle».

Cosa si sono detti al Consiglio di sicurezza dell'ONU

Oggi pomeriggio si è tenuto un incontro del Consiglio di sicurezza dell'ONU richiesto dalla Russia, per discutere della tesi russa secondo cui l'Ucraina starebbe sviluppando armi chimiche in collaborazione con gli Stati Uniti. L'ambasciatore russo presso le Nazioni Unite, Vasily Nebenzya, ha detto: «Vi abbiamo convocato per riflettere su un concreto rischio biologico per tutta Europa, che potrebbe essere provocato da una diffusione incontrollata di agenti biologici dall'Ucraina». 

Non sono state fornite prove a sostegno di queste accuse, anticipate ieri dal ministero della Difesa russo che aveva parlato di un “progetto UP-4” per diffondere infezioni in Russia e in altri paesi dell'Europa orientale attraverso uccelli migratori e pipistrelli.

Dopo l'intervento di Nebenzya, gli inviati di Albania, Francia e Stati Uniti hanno detto che queste accuse potrebbero essere una copertura per giocare d'anticipo e giustificare in un secondo momento l'impiego di armi chimiche da parte della Russia stessa, che fece accuse simili anche ai tempi della guerra in Siria, quella volta rivolte alle forze che si opponevano al regime di Assad. L'ambasciatrice statunitense presso le Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield, ha detto che «l'intento dietro queste falsità è chiaro e profondamente preoccupante. Riteniamo che la Russia possa utilizzare agenti chimici o biologici come parte di operazioni “false flag”».

Roskomnadzor, l'agenzia delle comunicazioni russa, ha comunicato che il blocco di Instagram in Russia annunciato oggi inizierà il 14 marzo: nei prossimi due giorni agli utenti sarà data la possibilità di trasferire i propri contenuti in altre piattaforme. Instagram è uno dei social network più usati in Russia, insieme a Facebook e VKontakte (un social network russo simile a Facebook).

Il punto della situazione alle 18


• Stamattina l'esercito russo ha bombardato Dnipro, nell’Ucraina orientale, e Ivano-Frankivsk e Lutsk, due città poco lontane da Leopoli. Sembra che l'obiettivo dei bombardamenti russi di stamattina fossero gli aeroporti delle tre città, ma a Dnipro è stata colpita un'area residenziale, nei pressi di un asilo e di una fabbrica di scarpe. Per tutto il giorno sono circolate foto e video che mostrano edifici e strade distrutte.

• L'agenzia stampa RIA Novosti ha scritto che il procuratore generale russo ha chiesto all'agenzia che si occupa delle telecomunicazioni di limitare l'accesso in Russia a Instagram. Alcuni influencer russi stanno chiedendo ai propri follower di spostarsi sui social network ancora attivi in Russia, fra cui soprattutto Telegram.  

• Secondo l’agenzia ONU per i rifugiati (UNHCR), i profughi ucraini sono ormai 2,5 milioni. 

• A Versailles, i capi di stato e di governo dell’Unione Europea hanno discusso del raddoppio dei fondi per finanziare le attività militari dell’Ucraina, portandoli a un miliardo di euro, ma senza arrivare a un accordo concreto.